Passa ai contenuti principali

Post

Basta il nome! Celebrità gastronomiche

Quando sentite parlare di piatto alla Bismark , bistecca, asparagi o hamburger, coperti da uova fritte, non pensiate che facciano parte della cucina tradizionale tedesca. In realtà, questo termine è stato coniato verso la fine dell’Ottocento, quando fu siglato il patto della Triplice Alleanza (tra Austria e Italia contro le nazioni russa e francese); il cancelliere, Otto von Bismark-Schonhausen era il simbolo della potenza tedesca e la sua figura faceva pensare a qualcosa di estremamente forte. Così si è pensato di dare il suo nome ad un piatto che univa il potere nutriente della carne a quello altrettanto nutriente di un uovo fritto nel burro. Un cibo super-energetico. La Paillard , è un piatto proveniente dalla tradizione francese, anche se ormai poco servito; si tratta di una sottile fetta di vitello o manzo, leggermente battuta e cotta senza condimenti, per pochi minuti, alla griglia o alla piastra e servita con sale e pepe, ed eventualmente alcune gocce

Preparato per pasta all'arrabbiata della Cerreto (Bio)

Questo prodotto, pensato per essere la base di un buon piatto di pasta all'arrabbiata, è invece, anche un'ottima base per fare dei sughi molto gustosi. L'ho scoperto un pò di tempo fa ed ho avuto modo di provarlo anche per cucinare altri piatti non a base di pasta; si è rivelato molto invitante quando ho fatto le uova strapazzate con il pomodoro, le patate in padella, fettine di lonza o tacchino o pollo infarinate. L'accortezza è di non utilizzare questo prodotto come se fosse un soffritto; basta metterlo nella pentola dove si è scaldato già un pò d'olio e farlo insaporire per una manciata di secondi dopodichè aggiungere gli altri ingredienti e proseguire la cottura. Quando invece ho provato ad aggiungerlo a metà o a fine cottura non ho trovato lo stesso risultato che invece mi regala ad inizio della preparazione del piatto. Si, il gusto si sente ma non è la stessa cosa. Nonostante vi sia una buona dose di peperoncino il gusto è molto ben equilibrato; io amo

Patate Bombay

In casa nostra siamo amanti della patata e siccome piace parecchio, cerco sempre di cucinarla in modi un pò fantasiosi, facendo però attenzione a rispettare alcuni diktat come 'no peperoncino, no spezie troppo forti, no troppo unto'... Ho trovato tempo fa questa ricetta e nei giorni scorsi ho provato a farla; il piatto è veramente molto molto buono e può fare da accompagnamento sia a carni che a pesce...dipende un pò anche dai vostri gusti. La foto l'ho reperita dal web, e il risultato ben si adegua all'immagine. Vi dò le dosi per la ricetta, ricordandovi che potete adeguare la dose di senape, zenzero, curry e coriandolo come meglio vi aggrada. Ingredienti 1 kg di patate a pasta dura 5 spicchi di aglio un cucchiaio di semi di senape scura un pezzo di zenzero fresco di circa 2 cm olio d'oliva un cucchiaino di curry ( in alternativa un cucchiaino di cumino e uno di curcuma) un cucchiaio di coriandolo 200 gr di yogurt Come si prepara Sbucciate le

Succo di agrumi (e frutta fresca): congeliamoli nelle vaschette del ghiaccio

Approfittate di questo periodo per procurarvi il meraviglioso sapore degli agrumi e riproporli in estate in occasione di preparare bibite , granite , frullati etc. Innanzitutto dovrete avere diverse formine per fare i cubetti di ghiaccio ; in commercio ce ne sono ormai di tanti tipi, con forme e dimensioni diverse. Potete spremere in parti uguali arance, mandarini e limoni , e miscelarli in base ai vostri gusti o separatamente. Un ottimo modo di decorare le bibite consiste anche nel lavare bene le arance e tagliarle a fettine medio sottili: cospargetele di zucchero  e fatele congelare separatamente su un vassoio, poche per volta. Una volta congelate sistematele dentro un sacchettino per gli alimenti surgelati e dimenticatevele sino all'arrivo dell'estate. Sono un'ottima guarnizione per i tè freddi!!! Però potete anche sfruttare questo sistema per congelare frutta di piccole dimensioni come mirtilli, lamponi, ribes, fettine di kiwi, litchee, ciliegie etc ... propri

Risotto cremoso con zucchine e philadelphia

Oggi a grande richiesta mi sono dedicata nuovamente al risotto; sono giorni in cui tutti abbattuti dall'influenza di stagione si va cercando un piatto che 'coccoli' il classico confort food . E cosa c'è di meglio che un cremoso risotto con verdure e formaggio?!!! Ingredienti per 4 persone 450 di riso arborio 2 zucchine grandi 1/2 cipolla bianca o bionda un bicchiere di vino bianco 1 panetto di philadelphia da 80 gr burro q.b. brodo di verdure 1 litro 80 gr di parmigiano grattugiato sale e pepe q.b. Come lo prepariamo Iniziamo a mettere una pentola sul fuoco per fare il brodo; possiamo farlo sia con un comune dado da cucina alle verdure o fare un brodo con cipolla/sedano/carote/patate qualche ora prima. In una casseruola capiente dove avremo messo a sciogliere il pezzo di burro (circa 20 gr)  tritiamo la mezza cipolla e affettiamo sottilmente (o come meglio ci aggrada) le zucchine; accendiamo il fuoco e facciamo appassire la cipolla insieme alla ver

La pasta alla Carbonara e alla Puttanesca

Due condimenti che sono diventati parte della nostra tradizione gastronomica, non appena nominiamo la Carbonara secondo me anche i bambini sanno come si fa! Forse un po' meno richiesta la Puttanesca ; a causa del suo punto ‘piccante’ che non tutti gradiscono, ma fatto sta che i suoi ingredienti sono altrettanto famosi come quelli della Carbonara. Non appena sentiamo il nome Carbonara ci viene subito in mente l’associazione al nome della Carboneria, un’antica società segreta nata nel periodo risorgimentale di cui facevano parte nomi noti come Giuseppe Garibaldi, Ciro Menotti, Silvio Pellico che con i loro ideali fecero parlare di se per buona parte del primo periodo ottocentesco. Niente di più errato quindi abbinare un piatto di spaghetti alla carbonara a questa associazione segreta, anche perché documenti che ne attestino l’utilizzo di questo condimento non ne sono arrivati mai sino a noi. Sarebbe più accreditato invece attri

COCKTAIL...CHE NOME STRANO

C’era una volta ….il cocktail... Oggi è una parola che non si usa più anche se il rito è ancora celebrato solo che ha cambiato nome: aperitivo o ‘apericena’ eventi che fondamentalmente hanno lo stesso scopo, cioè dedicare un determinato orario della giornata per un incontro informale o destinarlo ad occasioni di lavoro o di rappresentanza. Diciamo che l’aperitivo o l’apericena viene consumato da noi comuni mortali; il cocktail in determinati ambienti di un certo livello però sussiste ancora e con certe regole. Si richiede al bar secondo formule collaudate da tempo oppure viene richiesto con ingredienti modificati. Letteralmente la parola cocktail è di origine anglosassone ed è composta da ‘cock’ (gallo) e da ‘tail’ (coda) ossia ‘coda di gallo’ che, leggendola così ovviamente non ha nessuna attinenza con una bevanda analcolica; l’origine di questa parola deriva da un fatto di costume che avveniva negli scorsi secoli. I combattimenti tra i galli, molto cruenti, di m