Il panko è quella mistura di briciole di pane, di mollica per intenderci, che opportunamente sbriciolato e tostato nel forno, crea la panatura che si utilizza molto nella cucina asiatica; se siete andati in un ristorante giapponese o di cucina fusion, avrete sicuramente assaggiato, o visto assaggiare, i gamberi o la verdura opportunamente passata in questo pane bianco e leggero che permette di avere un fritto leggero, non grasso e molto croccante.
Non è facile trovare il panko in commercio, io ho provato a girare in parecchi negozi specializzati in prodotti asiatici ma non sono mai riuscita a trovarlo; però c’è un sistema casalingo che ci permetterà di poterlo preparare facilmente ed ottenere un risultato ottimo.
Di solito la mollica si ricava prendendola dal pane bianco, il classico pan carrè o meglio, da quello bianco per tramezzini che è già privato della crosta; io preferisco quello per tramezzini, già bello pronto ed evito così lo scarto della crosticina tipica del pan carrè.
Nel frattempo che preriscaldate il forno intorno ai 100°/120°, iniziate a tagliare il pane a listarelle e mettetelo in un mixer dove lo frullerete a bassa velocità per pochi secondi. Controllatelo spesso perché dovrete ottenere delle briciole piuttosto grandi (non deve diventare come il pangrattato, di consistenza fine!!!).
Se avete la funzione ‘pulse’ del mixer usate quella, avrete modo di osservare a intermittenza la consistenza del panko.
Versate poi il panko nel contenitore che metterete in forno, cercate di uniformarlo bene e lasciatelo per circa 20/30 minuti, mescolandolo spesso e facendo bene attenzione a non farlo bruciare.
Deve asciugarsi bene e diventare ben croccante.
Per la dose tenete conto di quello che andrete ad impanare; generalmente io non ne preparo molto, ma quando la famiglia è tutta riunita e devo friggere ho sempre una quantità generosa di ingredienti da impanare. Di solito una confezione di pane per tramezzini è sufficiente.
Una volta pronto fatelo raffreddare smuovendolo spesso; per la sua conservazione ottimale, io lo metto dentro due sacchetti di pane e lo ripongo in un luogo fresco e asciutto.
Usatelo esattamente come fosse un classico pangrattato; nelle gratinature, nelle fritture classiche o in pastella sia per quelle salate che dolci...non ne farete più a meno!
Commenti
Posta un commento