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Ordine nella dispensa; per evitare cattive sorprese



Quando devo andare a cercare la pasta da cucinare a pranzo, apro la dispensa e mi ritrovo con una marea di sacchettini ben ordinati e chiusi da mollettoni che rendono il prodotto, ben riparato da eventuali ospiti indesiderati. Tenendo conto che da me la pasta dura pochissimo, al massimo un paio di giorni, posso permettermi di lasciarla nei suoi sacchetti d'origine.
Ma non sapete quante volte ho visto armadietti e colonnine in cucina adibite a dispensa nel caos più totale. Mi è venuto il  pensiero di scrivere così qualche appunto su come tenere ben sistemati zucchero, pasta, riso, caffè per tenere lontani larve e farfalline che ci obbligherebbero a buttare del cibo prezioso.

Il primo passo è quando andiamo a fare la spesa al supermercato: occhio alle confezioni! Devono essere integre, senza tagli o fessure, insomma ben sigillate ad entrambe le estremità. Controllate anche l'aspetto della pasta, visto che i sacchetti generalmente sono trasparenti, verificate che non siano visibili corpi estranei e che piccolissimi pezzettini possano imputarsi a frammenti di pasta mentre invece potrebbero essere dei parassiti, intrufolatisi durante le fasi di lavorazione del prodotto. Se acquistate del riso, che di solito si presenta sottovuoto e dentro scatole di cartone, date un'occhiata al suo interno e se ha perso il sottovuoto fatevi dare una confezione integra avvertendo il punto vendita. Dopo aver controllato la data di scadenza infilate i vostri acquisti con tranquillità nel carrello.

La pasta potete conservarla bene riposta in vasi di vetro o di plastica dove in un'etichetta  avrete apposto la  data di scadenza (a meno che non siate amanti della pasta e la consumiate in fretta, a questo punto potete anche evitare di annotarla). Non riponetela in scaffali esposti alla luce e men che meno nelle vetrinette e all'interno del contenitore infilateci anche un pezzetto di peperoncino perchè la sua azione fungerà da repellente per gli insetti.
Il riso invece lo potete conservare nei barattoli di vetro, ma lasciate perdere i sacchetti di tela; il riso assorbe facilmente gli odori e potresti trovarvi alla fine un riso aromatizzato per nulla gradevole.
Siccome il riso è noto che assorbe l'umidità potete anche utilizzarlo per conservare i biscotti; le scatole di latta sono ottime per i dolci e se sul fondo ponete un foglio di carta da forno dove spargerete un pò di riso, intervallando con altra carta, potrete conservare i biscotti sempre fragranti e gustosi.

Per lo zucchero è tassativo conservarlo in un barattolo di vetro, questo perchè essendo igroscopico (ha la capacità di assorbire l'umidità dell'aria) vi capiterà spesso di trovarvelo bello compattato, una specie di blocco di marmo duro. Riuscire a riportarlo all'origine non è facile e spesso so che molti lo buttano; un vero peccato visto che lo zucchero non ha praticamente data di scadenza!
Per evitare questo inconveniente conservatelo così, e se per caso consumate anche quello di canna integrale, facilmente avezzo a compattarsi anche lui, posategli sopra una fetta di mela e vedrete che in poco tempo ritornera morbido.

E ora veniamo al caffè; molto tempo fa mi era stato suggerito di conservalo in frigorifero, perchè pare mantenesse più a lungo le sue proprietà e il suo aroma. Ora invece si tende ad evitare in quanto il passaggio dal caldo al freddo e viceversa ne comprometta il prodotto.
C'e chi lo mette in un barattolo di vetro, chi in una lattina: io ho sempre optato per la seconda e si può dire che vanno benissimo entrambe. Basta mantenere le confezioni ben chiuse e in luogo fresco e asciutto.
Se consumate quello in grani stesso discorso di conservazione.

Quando poi vi dedicherete alla pulizia di dispense e/o armadietti fatelo spesso con acqua e aceto rosso, vi aiuteranno a tenere alla larga gli insetti: chiudete eventuali fessure (spessi si annidano li i parassiti) con scotch o nastro adesivo e preparate dei sacchettini di garza o tulle (o comunque della tela traforata) con all'interno, pepe nero, menta, lavanda e chiodi di garofano che terranno lontani gli ospiti sgraditi.

E....ponete anche qualche chiodo di garofano, pepe nero o peperoncino all'interno delle cerniere dei mobili; io lo faccio dopo che ebbi scoperto che in un mobile adiacente la mia dispensa  si erano annidati anche dei piccoli scarafaggi! Durante una disinfestazione spruzzai involontariamente del ddt tipo Baygon e non vi dico l'orrore quando ne vidi uscire una manciata dai buchi!!!




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