Almeno l'80% delle persone ignora gran parte delle regole di educazione quando si ritrovano sedute ad un tavolo in procinto di consumare un pasto. Può capitare che magari, inizialmente, possano essere un pò rigidi e imbalsamati complice anche il fatto di non conoscere gli altri invitati, ma non appena si beve un goccio in più del solito o si inizia a scaldare l'atmosfera conversando, le inibizioni cadono, e la vera natura viene fuori: non per niente si dice che a tavola si conosce la vera natura delle persone.
Ma non è difficile essere un invitato perfetto, bastano alcune piccole regole per non essere ghettizzati da possibili feste o cerimonie varie! Che non si dica che siamo maleducati! ^_^
A questo proposito ecco l'elenco delle 'regole d'oro' per non sfigurare a tavola.
Non si dice 'buon appetito'.
No...non si dice assolutamente. Questa forma di augurio deriva anticamente da origini medievali dove i feudatari e i nobili quando organizzavano dei sontuosi banchetti per cerimonie, battute di caccia e/o festeggiamenti, servivano enormi quantità di cibo, le quali, dopo aver saziato padrone e ospiti venivano servite alla servitù o ai poveri rivolgendo loro 'buon appetito' con lo scopo di ingraziarsi i propri sudditi e far notare quanto il loro padrone fosse munifico. In pratica, se non vogliamo dare dei 'pezzenti' ai nostri invitati è meglio dimenticare queste due parole. Se invece le riceviamo....bè...glissiamo non rispondendo se non con un sorriso....
Non si fa cin cin al momento di brindare ma ci si limita ad alzare il calice sorridendo.
Bisogna aspettare che inizi a mangiare la padrona di casa.
Non si arriva in ritardo e mai troppo presto.
Evitiamo momenti imbarazzanti specialmente se si arriva troppo presto; non saremo di aiuto ai padroni di casa ma intralceremmo l'organizzazione del pranzo o della cena.
Aspettare che tutti siano serviti prima di buttarsi sul cibo.
Non ci si alza ad aiutare la padrona di casa se non viene espressamente richiesto.
Questo è un momento molto discusso e controverso. Al giorno d'oggi sta diventando consuetudine alzarsi in blocco, specie le donne, per aiutare la padrona di casa a portare vivande e successivamente a sparecchiare. Può essere un comportamento gentile tra amici di vecchia data, ma in cene di un certo livello non si deve fare. Al ristorante evitiamo anche di impilare i piatti passandoli al cameriere, raccogliere le briciole dalla tovaglia, piegare i tovaglioli, raccogliere le posate...no no no!
Non si parla con la bocca piena.
Oltre a non capire nulla di quello che viene detto è orrendo dover assistere alla visione del cibo tra un dente e l'altro.
Non ci si tocca nè gratta alcuna parte del corpo.
E' veramente schifoso vedere gente che, a tavola mentre si mangia, si gratta la testa, si toglie i capelli dai vestiti, si infilano le dita nelle orecchie o nel naso si sfregano il viso preda di pruriti improvvisi...Per qualsiasi cosa che riguardi i bisogni del nostro corpo quelli vanno fatti rigorosamente in bagno!
Non si chiedono e non si usano gli stuzzicadenti.
Se nella prima metà del Cinquecento questo fosse un uso normale, perchè le famiglie nobili usavano pulirsi i denti con gli stuzzicadenti, dopo questo periodo questo gesto è considerato rozzo e volgare. I denti li laviamo in bagno!
Non ci si soffia il naso nè si starnutisce nel tovagliolo.
C'è ancora chi lo fa! Bisogna ricordar loro che esistono i fazzoletti di carta.
Non ci si china sul piatto ma si portano le posate alla bocca.
E' un atto che spesso viene fatto d'impulso, ma bisogna ricordarsi che va evitato accuratamente.
Non si beve senza essersi prima puliti le labbra con il tovagliolo.
Alzino la mano quanti di voi non hanno mai notato bicchieri in una cena bicchieri con residui di cibo attaccati. Sono quelli che non hanno l'abitudine di pulirsi la bocca prima di bere e regolarmente girano il bicchiere alla ricerca di un pezzo pulito schifati...Da loro stessi però.
Non si infila il tovagliolo nel colletto.
Il tovagliolo va tenuto in grembo e se si ha timore di macchiarsi lo si tiene al momento appoggiato sul petto per il tempo necessario ad inghiottire il boccone.
Non si tiene il cellulare sul tavolo nè tantomeno lo si usa.
Saranno tempi nuovi, la tecnologia impera e ci stiamo adeguando ad essa...troppo. E' intollerabile e da gran maleducati, passare il tempo dedicato ad una cena di gruppo controllando, messaggiando, ascoltando notifiche al cellulare. Lo si può fare allontanandosi un attimo da tavola, ma non ogni cinque minuti.
Il pasto è un momento di convivialità, e dovremmo dedicarlo a gustare del buon cibo in compagnia, godendo della conversazione e condivisione di tempo tra le persone che vi partecipano.
Se poi queste persone sono anche degli ottimi invitati che conoscono le 'buone maniere' saremo oltremodo fortunati!
Ma non è difficile essere un invitato perfetto, bastano alcune piccole regole per non essere ghettizzati da possibili feste o cerimonie varie! Che non si dica che siamo maleducati! ^_^
A questo proposito ecco l'elenco delle 'regole d'oro' per non sfigurare a tavola.
Non si dice 'buon appetito'.
No...non si dice assolutamente. Questa forma di augurio deriva anticamente da origini medievali dove i feudatari e i nobili quando organizzavano dei sontuosi banchetti per cerimonie, battute di caccia e/o festeggiamenti, servivano enormi quantità di cibo, le quali, dopo aver saziato padrone e ospiti venivano servite alla servitù o ai poveri rivolgendo loro 'buon appetito' con lo scopo di ingraziarsi i propri sudditi e far notare quanto il loro padrone fosse munifico. In pratica, se non vogliamo dare dei 'pezzenti' ai nostri invitati è meglio dimenticare queste due parole. Se invece le riceviamo....bè...glissiamo non rispondendo se non con un sorriso....
Non si fa cin cin al momento di brindare ma ci si limita ad alzare il calice sorridendo.
Bisogna aspettare che inizi a mangiare la padrona di casa.
Non si arriva in ritardo e mai troppo presto.
Evitiamo momenti imbarazzanti specialmente se si arriva troppo presto; non saremo di aiuto ai padroni di casa ma intralceremmo l'organizzazione del pranzo o della cena.
Aspettare che tutti siano serviti prima di buttarsi sul cibo.
Non ci si alza ad aiutare la padrona di casa se non viene espressamente richiesto.
Questo è un momento molto discusso e controverso. Al giorno d'oggi sta diventando consuetudine alzarsi in blocco, specie le donne, per aiutare la padrona di casa a portare vivande e successivamente a sparecchiare. Può essere un comportamento gentile tra amici di vecchia data, ma in cene di un certo livello non si deve fare. Al ristorante evitiamo anche di impilare i piatti passandoli al cameriere, raccogliere le briciole dalla tovaglia, piegare i tovaglioli, raccogliere le posate...no no no!
Non si parla con la bocca piena.
Oltre a non capire nulla di quello che viene detto è orrendo dover assistere alla visione del cibo tra un dente e l'altro.
Non ci si tocca nè gratta alcuna parte del corpo.
E' veramente schifoso vedere gente che, a tavola mentre si mangia, si gratta la testa, si toglie i capelli dai vestiti, si infilano le dita nelle orecchie o nel naso si sfregano il viso preda di pruriti improvvisi...Per qualsiasi cosa che riguardi i bisogni del nostro corpo quelli vanno fatti rigorosamente in bagno!
Non si chiedono e non si usano gli stuzzicadenti.
Se nella prima metà del Cinquecento questo fosse un uso normale, perchè le famiglie nobili usavano pulirsi i denti con gli stuzzicadenti, dopo questo periodo questo gesto è considerato rozzo e volgare. I denti li laviamo in bagno!
Non ci si soffia il naso nè si starnutisce nel tovagliolo.
C'è ancora chi lo fa! Bisogna ricordar loro che esistono i fazzoletti di carta.
Non ci si china sul piatto ma si portano le posate alla bocca.
E' un atto che spesso viene fatto d'impulso, ma bisogna ricordarsi che va evitato accuratamente.
Non si beve senza essersi prima puliti le labbra con il tovagliolo.
Alzino la mano quanti di voi non hanno mai notato bicchieri in una cena bicchieri con residui di cibo attaccati. Sono quelli che non hanno l'abitudine di pulirsi la bocca prima di bere e regolarmente girano il bicchiere alla ricerca di un pezzo pulito schifati...Da loro stessi però.
Non si infila il tovagliolo nel colletto.
Il tovagliolo va tenuto in grembo e se si ha timore di macchiarsi lo si tiene al momento appoggiato sul petto per il tempo necessario ad inghiottire il boccone.
Non si tiene il cellulare sul tavolo nè tantomeno lo si usa.
Saranno tempi nuovi, la tecnologia impera e ci stiamo adeguando ad essa...troppo. E' intollerabile e da gran maleducati, passare il tempo dedicato ad una cena di gruppo controllando, messaggiando, ascoltando notifiche al cellulare. Lo si può fare allontanandosi un attimo da tavola, ma non ogni cinque minuti.
Il pasto è un momento di convivialità, e dovremmo dedicarlo a gustare del buon cibo in compagnia, godendo della conversazione e condivisione di tempo tra le persone che vi partecipano.
Se poi queste persone sono anche degli ottimi invitati che conoscono le 'buone maniere' saremo oltremodo fortunati!
Giustissimo... sono norme del galateo che purtroppo a volte non si mettono in pratica, una rinfrescatina non fa mai male. Thanks
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