Questo piatto di
russo non ha proprio nulla; in Russia viene chiamata insalata
‘italiana’ e in Germania ‘italienischer salat’.
Ma perché la
chiamiamo così?
Il suo nome deriva
dal fatto che intorno agli inizi del Novecento, in Liguria, nella
zona del ponente, vivevano molti aristocratici russi estremamente
ricchi e per soddisfare i loro palati i cuochi ideavano piatti
costosi ed estremamente elaborati.
I piemontesi, nel
corso degli anni, che capitavano in Liguria, hanno avuto modo di
assaggiare questo piatto e, piaciuto, lo hanno ‘adottato’;
infatti oggi nei menù tipicamente piemontesi, l’insalata russa è
presente tra i vari antipasti.
Ad oggi, questo
piatto presenta diverse varianti, spesso a gusto di chi la prepara;
in origine era costituita da una macedonia di verdure crude
conservate sotto aceto a cui si aggiungevano pezzi di verdure
fresche, cotte o lessate, della lingua salmistrata e condita poi con
della maionese non troppo morbida e ricoperta con della gelatina di
colla di pesce. Spesso per accentuare la decorazione del piatto
veniva servita con del caviale, pezzettini di tartufo o parti di
aragosta o astice.
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